1970 – Fusioni in ghisa del basamento per il tornio Kafiro.

Ciò che si vede nella fotografia sono le basi, o basamenti, del tornio Kafiro.

La fotografia è stata scattata nel 1965 – 68 in un deposito della ditta individuale denominata a quel tempo Genini Giovanni.

Le basi del tornio Kafiro erano prodotte in fonderia dove, attraverso un procedimento di lavoro specifico veniva colata la ghisa liquida a 1.250°C in uno stampo di terra e dopo il raffreddamento, tolte dal telaio e ripulite.

A quel tempo non esistevano metodi tecnologici per stabilizzare le fusioni e l’unico modo per eliminare le tensioni residue generatesi durante il processo di fusione era lasciare le fusioni all’aria per lunghi periodi.

Si eliminavano così eventuali movimenti futuri della struttura ed eventuali formazioni di microcricche.

Nonostante la fusione fosse di dimensioni relativamente grandi, il peso era solo di c.a. 700 Kg per il modello più corto KAFIRO 60 e di c.a. 900 Kg per il modello più lungo KAFIRO 120.

Grande impegno fu dedicato alla costruzione del basamento in un unico pezzo, perciò un monoblocco di ghisa che comprendeva la base con la vasca per la centrale oleodinamica, la testa o supporto per il mandrino e le guide prismatiche per lo scorrimento del gruppo sgorbie.

Grazie alla grande esperienza del maestro modellista, si ottenne una fusione monoblocco con spessori molto ridotti e con una grande rigidità grazie alle nervature interne ed esterne che il maestro modellista Sig. Adami di Bergamo, stabilì senza indugi.

Lascia un commento