Abbiamo precorso i tempi…. era il 1975-1977
Il primo ” CENTRO DI LAVORO ” con funzionamento completamente oleodinamico per la produzione di ciotole in legno , un tempo denominato semplicemente ” TORNIO ” .

Il tornio verticale modello Hydrovert fu presentato alla fiera biennale di Milano “INTERBIMALL” nel 1977 . La mostra (oggi XILEXPO) , era ed è tuttt’ora un evento internazionale specializzato per macchine per la lavorazione del legno . A quel tempo era un grande avvenimento a carattere mondiale dove le aziende costruttrici avevano l’opportunità di presentare al mondo intero le proprie innovazioni , i prototipi, le nuove tecnologie i macchinari del futuro per le produzioni del futuro. Durante il periodo della fiera, il tornio Hydrovert fu l’attrazione piu significativa del settore macchine per torneria. Riscontrò un grande successo, non tanto come macchinario per la produzione ( il costo era molto elevato ) ma come nuova tecnologica d’ avanguardia. Fu oggetto di studi avanzati per la produzione di altre macchine ed precedette quello che , nel futuro, sarebbe stato il ” centro di lavoro ” sviluppatosi poi negli anni 80′ .
La movimentazione delle varie unità di lavoro era completamente oleodinamico , il controllo delle unità era costituito da una apparecchiatura elettromeccanica molto complicata per quei tempi ( non esistevano controllori con PLC e neppure controlli CN) . Nonostante ciò, lo studio approfondito e la conoscenza dell’automazione elettro idraulica, portò la ditta GENINI a costruire una macchina perfettamente funzionante, evoluta e futuristica.



In fiera ,il tornio Hydrovert fu molto apprezzato e durante il periodo fieristico fu anche richiesto da una azienda Giapponese ma, il lontano sospetto di inconvenienti ,legati alla prototipazione , fece decidere ai responsabili aziendali di quel tempo di non vendere il tornio . Nei tempi successivi questa macchina fu utilizzata per fare esperimenti e prove . Purtroppo ,negli anni, fu smontato e le varie parti furono utilizzate per produrre altri macchinari.




Ricordo, in particolare, che il ponte superiore con la slitta porta unità fu utilizzato per costruire una fresatrice per la lavorazione del marmo della ditta Parma di Bergamo. Le unità oleodinamiche porta utensili furono utilizzate per produrre il prototipo di un tornio denominato TBK 100 , venduto in Germania e il mandrino verticale fu utilizzato per costruire il trapano modello TP 80, venduto in Italia. In pratica, l’Hydrovert fu uno studio che permise alla ditta Genini di creare nuove macchine e nuove opportunità di mercato.

La creatività era l'orgoglio e lo spirito aziendale di quei tempi . Rientrati dai costi, il profitto finanziario aveva il posto di"riserva".
Solo nel 1997 la GENINI costruì il suo primo tornio a Controllo Numerico DUE + DUE + UNO 5 ASSI CONTROLLATI
Era l’anno del cambiamento ed il programma era costruire un tornio con controllo CN per la Fiera di Milano “XYLEXPO 1998” – MA… Durante la costruzione, la macchina fu venduta ed il cliente pretese la consegna prima che il tornio fosse esposto in fiera. Questa fu una grande occasione……. persa…



MA LA STORIA CONTINUA ….











Grazie Mario del prezioso lavoro di ricerca storica da tramandare al
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