GENINI E LA SCUOLA DEL FARE

Nei primi anni 60 la RAI (Radio Audiovisione Italiana) presentava un programma dal nome “NON E’ MAI TROPPO TARDI”.

La scolarizzazione era molto bassa nell’Italia del dopoguerra e questo programma era indirizzato alle persone poco istruite, molte delle quali si esprimevano in dialetto e molto poco nella lingua italiana.

Furono gli anni della scolarizzazione, dell’obbligo allo studio per altri tre anni, oltre le elementari.

Un compito importante era lasciato ad artigiani e alla piccola industria che, con l’apprendistato erano delegate ad insegnare un mestiere (lavoro).

La Genini in quegli anni può affermare di avere istruito con il lavoro, le materie “del fare” a parecchi giovani e ragazzi che terminate le scuole dell’obbligo, si accingevano ad entrare nel mondo del lavoro come operatori di macchine utensili (tornio – fresa – alesatrice – troncatrice – foratrice – rettifica) come operatori al montaggio di macchinari e impianti. Ma anche come disegnatori particolaristi, addetti al commercio estero, attrezzisti di macchine, venditori e tecnici commerciali.

Fu una sorpresa, quando nel 1976 ricevemmo la copia di una tesi universitaria da MILOS KOMPARA Ingegnere meccanico che aveva frequentato l’Università di Lubiana, facoltà di Biotecnica, intitolata:

REŠITEV TRANSPORTA OBDELOVANCEV IZ ŠABLONSKE STRUZNICE V AVTOMATSKO BRUSILCO – LA SOLUZIONE PER IL TRASPORTO DEI PEZZI DALLA DIMA TORNIO ALLA RETTIFICA AUTOMATICA

La tesi scritta ovviamente in Sloveno, è lo studio approfondito di un processo di lavorazione di sgrossatura e finitura di un pezzo di legno e più specificatamente la linea di tornitura e levigatura modello KOMBI ACW con trasporto automatico del pezzo da lavorare da una macchina all’altra.

A quel tempo era l’impianto più avveniristico del settore torneria legno ed il mercato più ricettivo per questo impianto erano la Jugoslavia e i paesi dell’Est Europa, dove in alcune aziende si producevano milioni di pezzi torniti di tutte le specie ma soprattutto di pezzi torniti per sedie destinate negli Stati Uniti. Il modello storico e sicuramente conosciuto  da tutti, l’ Hold America.

Ritorniamo a noi:

Non fu l’unica tesi universitaria scritta KOMBI ACW che l’azienda Genini ispirò come prova d’esame. Nell’anno accademico 2002 Daria Andreini, matricola 27228 dell’Università di Bergamo – facoltà di economia con diploma di commercio estero scrisse la sua tesi dal titolo “Commercializzazione Internazionale di macchinari e impianti per la lavorazione del legno nell’esperienza della GO & GENINI srl di Petosino BG”.

La tesi di Daria fu il risultato di tre mesi di tirocinio che è stato svolto nei vari uffici Genini, dall’ufficio commerciale, all’ufficio acquisti, all’ufficio tecnico e alla produzione in officina.

Dalle analisi conclusive della tesi di Daria, si legge quanto segue:

“L’azienda nel corso della sua vita ha introdotto sul mercato nuovi prodotti che, per le innovazioni tecnologiche in esse contenute, le hanno permesso di imporsi a livello mondiale. Essa è riuscita così a trarre vantaggio dalle opportunità derivanti dal monopolio temporaneo generato dalla nuova tecnologia (leadership tecnologica) ed ha generato nuovi cicli di vita del prodotto prima degli altri.”

Contraccambio i ringraziamenti, con un profondo pensiero, alla oramai Sig.a Dott.ssa Daria Andreini.

Mario Genini

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