Alla fine degli anni ’70, la ditta Genini era nel pieno sviluppo tecnico commerciale e produttivo.
Ricevemmo una lettera da una Camera di Commercio Italiana all’estero.
A quel tempo le Camere di Commercio erano molto attive con le aziende Italiane per la ricerca di nominativi e per le relazioni commerciali all’estero.
La lettera parlava di un’azienda estera interessata a collaborazioni con aziende Italiane per la costruzione e lo sviluppo di macchinari industriali. Non era indicato il nome dell’azienda e non dava particolari informazioni accessorie.
Da una prima lettura, poteva sembrare una perdita di tempo.
Decisi comunque di rispondere personalmente anche contro la volontà dell’ufficio commerciale e contro il suggerimento negativo della dirigenza aziendale.
Passarono anni senza avere notizie finché nel 1982, anno di crisi profonda per il settore legno e di conseguenza anche per i costruttori di macchinari, ricevetti una lettera dalla Jugoslavia.
Era indirizzata personalmente a Genini Mario, la scrivente era la ditta UNIS di Sarajevo, un’azienda statale con circa 60.000 dipendenti che operava in diversi settori merceologici commerciali e produttivi (una multinazionale dei nostri tempi).
La UNIS era interessata ad acquisizioni di aziende che operavano già con prodotti propri nel mercato Jugoslavo, e in tutti l’Est Europa: dalla Jugoslavia verso nord fino alla vecchia URSS.
Esisteva ancora il blocco Est – Ovest e lavorare oltre la “cortina di ferro” era relativamente difficoltoso.
La Genini già presente da molti anni nei mercati dell’Est Europa era molto conosciuta e i macchinari apprezzati nel settore legno massiccio.



Ogni trattativa per la vendita di macchinari era, comunque sempre una gara con altri produttori concorrenti Italiani e soprattutto Tedeschi.
Erano trattative estenuanti perché oltre a trattare sul prezzo, si doveva ogni volta, ricordare e ribadire la innegabile superiorità della tecnologia Genini con fatti e dimostrazioni.
Il bacino Est Europa era molto importante per noi, con UNIS poteva diventare il mercato futuro e più importante per il marchio Genini.
Iniziarono i contatti diretti fra Genini e UNIS prima con scritti poi con visite personali di responsabili e dirigenti da entrambe le parti.
Cogliemmo l’occasione di una vendita di 6 impianti di tornitura e levigatura robotizzata alla ditta SIPAD, anch’essa di Sarajevo, per organizzare la nostra prima fiera a Sarajevo che servì per conoscere meglio i dirigenti UNIS.


Vi furono successivamente alcune visite a fabbriche UNIS e UNIS PRETIS finchè il 12 Dicembre 1985 si concluse la trattativa con la firma del contratto da parte Genini (nella persona di Genini Mario) e da parte UNIS (nella persona del presidente).


Il contratto prevedeva l’interscambio di merce (produzione UNIS e GENINI) per un periodo minimo di 6 anni e per un totale di 5 miliardi di vecchie lire.
Per alcuni anni (1986 – 87 – 88 e parte dell’89) tutto procedette senza problemi e difficoltà fino al Novembre 1989 quando un’improvvisa se non inaspettata visita a Petosino della delegazione di controllo UNIS si lasciò sfuggire un’informazione drastica e per noi fantascientifica che era la possibilità di un inizio di guerra nei Balcani, in Jugoslavia.
L’informazione ci lasciò senza parole e ci mise in allerta e in una situazione molto critica.
Non ci fu nemmeno il tempo di capire cosa fare e come reagire alla crisi che ci avrebbe soffocato.
Il 17 Agosto 1989 fu dichiarata la guerra civile in Jugoslavia.
La prima reazione della Genini, fu quella ovviamente di pensare ad alternative al lavoro che sarebbe mancato e del fatturato che avremmo perso in quelle zone e perciò, dopo alcuni mesi, portammo le nostre risorse commerciali e produttive in altri settori :
il settore delle macchine per la lavorazione delle pietre e del marmo.. ma questa è un’altra storia.
Sono passati molti anni da allora, non ricordo tutte le persone conosciute in quelle occasioni ma questi sono i loro nomi:


AKSAMOVIC MUZATER legal international
FILIPOVIC ENVER dipl. ing. Mas koordinator
JOVO VUCIC vice President of board of Directors for System Development
ZVONKO OREB
MITROVIC MILORAD Dip. Ing. Manager Maschinenban – buro
JAMAKOSMANOVIC HAMDO dipl. ing. Glavni projektant
Ing. EKREM KULENOVIC Amministratore unico INBOS
ALDA PERSIC CREVATIN
JOVANOVIC CVIJETIN dipl. ing. Mas. Koordinator
GRAF BRANKO ing. Mas. Tehnicki direktor
DZEMIDZIC HIDAJET dipl. ing. Mas. Pomocnik predsjednika PO
DOMENICO LAVARRA Ufficio UNIS in Italia – INBOS SRL MIilano
JAMAKOSMANOVIC HAMDO dipl. ing. Glavni projektant
MITROVIC MILORAD direktor biroa
JOVANOVIC inz. SLAVKO dipl. direktor oour
GACIC MOROSLAV dipl ing clan PO za Masinogradnju
SMAILBEGOVIC SEAD
SMAILBEGOVIC FARUK dipl inz. predsjednik prosl. Odbora RO











