Buongiorno, sono ancora io… Lo sapevate che il tornio mod. Kafiro è stata la macchina che ha fatto grande la ditta Genini nel mondo??  Prima o poi, Vi spiegherò come e perché è stato scelto il nome Kafiro, non è stato un caso!!…

Una delle tradizioni principali nelle nostre Valli (Imagna e Brembilla) è la lavorazione del legno ed in particolare la tornitura: è nata come lavorazione manuale e si è sviluppata nel tempo in lavorazioni automatiche con alte produzioni e grandi numeri.

I cicli di produzione hanno raggiunto numeri talmente alti che ad un certo punto è come se si fosse… SBIELLATO il sistema.

Quando ero piccolo, abitavo al Ponte Lambro e ancora mi ricordo di quando vedevo le zie che impagliavano a mano le sedie in legno tornite nella ditta del cugino Francesco. Era un prodotto con un grande valore aggiunto, era un prodotto finito!

Ma voi…le ricordate quelle bellissime sedie: ottima finitura artigianale, produzione industriale, robuste e indistruttibili, ancora oggi le si possono vedere in alcuni ristoranti di Brembilla, Laxolo e di S. Omobono; chissà se gli attuali gestori sanno che quelle sedie sono state prodotte, a Cadelfoglia, praticamente a casa loro!

Ma, che fine hanno fatto quelle sedie??

Come mai si è smesso di produrre sedie in questa area??!!

Nessuno se lo è chiesto, ma la cosa più strana è che nessuno se ne è preoccupato!

DOMANDA: Perché?

RISPOSTA: ……………………………………………………………………

Il nostro territorio è un bacino dove LE API INVIDIANO LA LABORIOSITA’ DELL’UOMO!!    (bella questa frase)

Il lavoro è il PASSATEMPO principale che caratterizza la vita dell’uomo delle nostre Valli.  (questa un po’ meno)

In questo periodo di difficoltà, ci sentiamo insicuri e persi, non abbiamo punti di riferimento, insomma, se non lavoriamo 10-12 ore al giorno ci sentiamo fuori posto.

Ma se lavorassimo solo 8 ore al giorno, cosa faremmo le altre quattro??

Qualcuno mi ha risposto: non saprei… Qualcun altro mi ha spiegato che farebbe un secondo lavoro… sono rimasto allibito…Uno solo (1 su 50) mi ha risposto: se potessi lavorare solo 8 ore invece di 12, userei le altre ore per pensare a come lavorare ancora meno… cercando di guadagnare gli stessi soldi…ovviamente.

…RIFLETTETE…

…Questo si chiama: RICERCA DELLA QUALITA’ DELLA VITA…

Nel frattempo, tenuto conto che siamo, ancora una volta, a Dicembre, Vi faccio

…Tanti Auguri di un Felice Natale…

Anche quest’anno abbiamo raggiunto (bene o male) la fine dell’anno e ancora una volta dobbiamo pensare a come ripartire….Ci sentiamo a Gennaio 2007!

Scritto nel Dicembre 2006

English Version

WORK AS A PASTIME …

Hello, it’s me again… Did you know that the Kafiro lathe was the machine that made the Genini factory what it is today? Sooner or later, I will explain how and why the name Kafiro was chosen, it wasn’t by chance!

One of the main traditions of our valleys (Imagna and Brembana) is the working of wood and in particular wood turning: it was initially only a manual process but over time it evolved into an automatic process with large production runs and output.

The production cycles reached such high numbers that at a certain point it was as if the system had PACKED UP.

When I was small I lived in Ponte Lambro and I still remember watching my aunts hand weave straw seats on wooden chairs, which were lathed in my cousin Francesco’s factory. They were products with high added value; they were a finished product!

You must remember these beautiful chairs: excellently crafted details, industrial production, robust and indestructible – they can still be found in certain restaurants in Brembilla, Laxolo and S. Omobono. I wonder if the current managers know that those chairs were crafted in Cadelfoglia, practically on their doorstep!

But what happened to those chairs?

Why are chairs no longer produced in this area?

Nobody asks themselves this, but the strangest thing is that no one is concerned about it.

QUESTION: Why?

ANSWER:………………….

Our area is a land where the BEES ENVY MAN’S INDUSTRIOUSNESS (I like this sentence).

Work is the main PASTIME that characterises the life of man in our valleys (this sentence I like somewhat less).

In this difficult period, we feel insecure and lost, we have no points of reference; in short, if we don’t work 10 to 12 hours a day we feel out of place.

But if we only worked 8 hours a day, what would we do for the remaining 4?

Someone once answered me, “I don’t know.” Someone else explained that they would work a second job. I was stunned! Only one person (out of 50) replied, “If I could only work 8 hours instead of 12, I would use the other hours to think about how to work even less, whilst earning the same amount of money… obviously.”

…THINK…

…This is called: THE QUEST FOR QUALITY OF LIFE…

In the meanwhile, given that we are once again in December, I wish you…

A Very Merry Christmas!

Even this year we have arrived (for better or for worse) at the end of the year and once again we have to think about how to get going again.

We’ll see you again in January 2007!

Written in December 2006